Il Giappone reagisce e rimonta due volte il Senegal: ad Ekaterinburg finisce con un gran 2-2 - Jworld.it

Il Giappone reagisce e rimonta due volte il Senegal: ad Ekaterinburg finisce con un gran 2-2

Adesso, ai Samurai Blue basterà non perdere contro la Polonia per passare agli ottavi di finale

Ad Ekaterinburg è andata in scena una delle partite più avvincenti di questo Mondiale ed è motivo di orgoglio sapere che è stato anche per merito del Giappone, mai così pimpante nelle ultime uscite. Merito anche del Senegal che, pur con tutti i suoi limiti (come quelli nipponici), mostra di essere una nazionale che sa dar fastidio.

Nishino ha puntato sugli stessi uomini che hanno affrontato e battuto la Colombia, disponendoli con un 4-2-3-1, modulo che si conferma adatto alle caratteristiche dei Samurai Blue. Cissè, invece, ha puntato su un modulo molto più offensivo rispetto alla sfida contro la Polonia, il 4-3-3, spostando Sarr un po’ più in alto al fianco di Niang Mané. A partire forte sono i Leoni della Teranga che sfruttano subito la loro stazza fisica, superiore di molto a quella giapponese, per effettuare un pressing volto a rendere macchinoso il gioco dei ragazzi di Nishino. Ciò porta subito dei benefici ed all’11’, complice un pasticcio di Haraguchi prima e di Kawashima poi, il Senegal passa in vantaggio con Mané che si avventa sulla goffa respinta del portiere in uscita dal Metz e firma fortunosamente l’1-0. Haraguchi, invece, ha una grossa responsabilità sul tiro di Sabaly, dato che è stato proprio l’ex Hertha a dare il pallone al difensore del Bordeaux con la testa, anziché spedirlo fuori. Il Giappone, però, non si scompone e carica a testa bassa per trovare la via del pareggio, con Hasebe che tenta la botta da fuori qualche minuto dopo, ma il suo tiro viene respinto dalla difesa. Il Senegal va alla ricerca del 2-0, ma per Kawashima non c’è molto lavoro e deve solo respingere un tentativo di Sarr. Al 34′ sono i Samurai Blue a trovare il pareggio: palla lunga per Nagatomo che non ha un controllo felicissimo ma riesce a gestire il pallone e a passarlo ad Inui che di destro fredda Khadim N’Diaye. Incassato il pari, il Senegal inizia a soffrire il Giappone, ma sono i primi ad avere una grossa chance per segnare il 2-1, con Niang che si fa ipnotizzare da Kawashima in uscita, lesto nel murare la conclusione dell’attaccante del Torino. L’ultima conclusione del primo tempo è di marca nipponica, con Haraguchi che, però, manda il pallone fuori dalla Russia.

Nella ripresa, sono i Samurai Blue a far la partita e ad essere aggressivi e dopo un botta e risposta con i Leoni della Teranga (colpo di testa debole di Osako prima e botta di Niang di poco alta poi), hanno una clamorosa occasione per segnare: Shibasaki riceve palla sulla destra da Haraguchi e mette al centro per Osako che, però, liscia clamorosamente un pallone da spedire in rete. Al 64′, il neo attaccante del Werder Brema cerca di farsi perdonare e di tacco mette Inui davanti al portiere africano, ma l’ala del Betis è sfortunata e coglie l’incrocio dei pali. Nel momento migliore del Giappone, il Senegal sfrutta la qualità di Sadio Mané e si riporta avanti al 71′: il giocatore del Liverpool scodella il pallone in area con un tocco sotto morbidissimo e trova Sabaly che resiste al pressing di Shibasaki, crossa basso al centro per Niang, deviazione decisiva del giocatore del Toro per Waguè che di destro scarica in porta. Nishino cambia subito, inserendo Honda prima ed Okazaki poi, azzeccando perfettamente le sostituzioni, con i due giocatori che sono decisivi per il 2-2 che arriva al 78′: cross in area di Osako a cercare la punta del Leicester, uscita a vuoto di Khadim N’Diaye, Inui si fionda sulla palla prima che esca e crossa al centro per la corrente Honda che sigla il pareggio. Negli ultimi dieci minuti di partita, più il recupero, le due squadre attaccano, ma in modo ragionato, dato che il pareggio va bene ad entrambe e la sfida si chiude sul 2-2. Adesso, ai Samurai Blue andrà benissimo anche un pareggio contro la Polonia (così come al Senegal contro la Colombia) ed anche se il pareggio è agrodolce visto quanto si è sprecato sull’1-1, bisogna essere ottimisti: prima del Mondiale, nessuno si aspettava di vedere il Giappone a quattro punti dopo due giornate. Oggi la squadra ha dimostrato di avere un’identità e dovranno dimostrarlo anche contro la Polonia…gli ottavi sono ad un passo.

TABELLINO DELLA GARA

Giappone 2-2 Senegal 11′ Mané (S), 34′ Inui (G), 71′ Wagué (S), 78′ Honda (G)

Giappone (4-2-3-1): Kawashima; Nagatomo, Shoji, Yoshida, H. Sakai; Shibasaki, Hasebe; Inui (dall’87’ Usami), Kagawa (dal 72′ Honda), Haraguchi (dal 75′ Okazaki); Osako. All. Akira Nishino

Senegal (4-3-3): K. Ndiaye; Sabaly, Koulibaly, Sané, Wagué; P. Ndiaye (dall’81’ N’Doye), A. N’Diaye (dal 65′ Kouyaté), Gueye; Sarr, Niang (dall’86’ Diouf), Mané. All. Aliou Cissé

MVP: Shibasaki (G)

Arbitro: Gianluca Rocchi (Italia)

Ammoniti: Niang (S), Inui (G), Sabaly (S), N’Doye (S), Hasebe (G)

Espulsi: –

Stadio: Ekaterinburg Arena (Ekaterinburg)

Spettatori: 32.572

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