Giappone a raffica sulla Mongolia: finisce 14-0 - Jworld.it

Giappone a raffica sulla Mongolia: finisce 14-0

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Sono sempre spettacolari ed avvincenti le partite di calcio ricche di goals. Un po’ meno se il grappolo di reti lo mette a segno una sola squadra. È quello che è capitato in Giappone-Mongolia, incontro valido per le qualificazioni ai mondiali del Qatar del 2022. I samurai ne rifilano addirittura quattordici agli avversari conterranei di Genghis Khan, relegandoli così all’ultimo posto della classifica del gruppo F asiatico. Si esalta la Nazionale nipponica che realizza la quinta vittoria su cinque incontri disputati.

Un’autentica macchina da gol quella del C.T. Moriyasu, le cui scelte non sono andate giù a Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo del Bologna ha giudicato inopportuno l’impiego del proprio difensore in un match, il cui risultato era facilmente pronosticabile. Parliamo di Takehiro Tomiyasu, infortunatosi nell’ultimo Bologna-Inter, che con il sampdoriano Maya Yoshida forma la coppia centrale del reparto difensivo della Nazionale d’estremo Oriente. Diamo ora un po’ di numeri.

Il tabellino dei marcatori è quasi un appello. L’attaccante Osako (Werder Brema) porta il pallone a casa perché autore di tre segnature. Doppiette per Inagaki, Ito e Furuhashi. Segnano anche Asano, Minamino, Kamada e Morita. E un autogol lo fa Tuya (parziale primo tempo 5-0). Finora, ventisette gol totali e porta inviolata, per il Giappone.

La Mongolia, invece, Nazionale semiprofessionistica, inanella la sesta sconfitta su sette gare disputate. Una sola vittoria, sulla Birmania, e pari sconosciuto. In pratica già fuori. La Nazionale levantina non è nuova a queste imprese. In una partita del 1967 liquidò la Selezione delle Filippine con un sonorissimo 15-0, record di sempre per i nipponici.

Il primato del punteggio con più ampio scarto, negli incontri ufficiali di football tra Selezioni nazionali, appartiene alla partita che opponeva l’Australia alle Isole Samoa Americane. La Nazionale verdeoro ebbe la meglio sugli avversari, nientemeno che per 31-0. Era l’11 aprile 2001, e anche quel match fu disputato per le qualificazioni ai mondiali del 2002, che si sarebbero disputati in Corea del Sud e Giappone.

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