Ci si aspettava qualcosa di meglio dall’amichevole di Liegi, soprattutto per la caratura degli avversari ed invece il Giappone non è riuscito ad andare oltre l’1-1 contro il Mali, in una partita più complicata del previsto. I Samurai Blue sono scesi in campo contro le Aquile con un modulo abbastanza offensivi, il 4-3-3 con tridente d’attacco formato da Osako, Kubo e Usami, mentre la nazionale africana si è disposta con un 4-4-2 molto camaleontico. Infatti, quando era il Giappone a tenere palla, il Mali si disponeva con un 4-5-1, mentre quando saliva a pressare alto diventava addirittura un 4-3-3.
Va detto proprio questo per quanto riguarda la partita di oggi. Il Giappone non ha giocato una grande partita ed ha creato pochissimo, ma ciò è dovuto soprattutto all’ottima fase difensiva della nazionale africana e alla sua fisicità. Inoltre, il centrocampo è stato il punto forte della squadra di Magassouba, cosa abbastanza prevedibile visto che la maggior parte di loro gioca in Europa come, ad esempio, Haidara, in forza al Red Bull Salisburgo, o Bissouma, in forza al Lille. Nel primo tempo, le occasioni faticano ad arrivare, ma è anzi il Mali ad andare vicino al vantaggio, con Nakamura che deve opporsi al tentativo di Djenepo, anticipando l’attaccante maliano in uscita. Il Mali ha tentato spesso il contropiede, sfruttando tutta la velocità del duo d’attacco Diaby-Djenebo, con il primo che ha sostituito all’ultimo Koné, fermato da un infortunio.
L’occasione più clamorosa per i Samurai Blue arriva solo da calcio d’angolo, con il colpo di testa di Shoji al 42′, mentre in precedenza ci sono state solo due conclusione di Osako troppo centrali e facilmente parabili per Diarra. E, sul finire del primo tempo, il Mali si è portato in vantaggio grazi al penalty conquistato da Djenepo, scalciato da Ugajin, e segnato da Diaby. Nella ripresa, Halilhodzic manda in campo Gotoku Sakai al posto di Ugajin sulla destra e la differenza si è vista, tant’è che il Mali non è più riuscito a ripartire da quel lato. La seconda parte, inoltre, è un netto dominio territoriale da parte del Giappone che, tuttavia, paga una forte sterilità offensiva, sempre dovuta al grande blocco difensivo del Mali. Il tecnico bosniaco decide di mandare in campo tutto il suo miglior repertorio facendo entrare Honda, Misao, Kobayashi e Nakajima nel giro di un quarto d’ora, ma la gara resta inchiodata sull’1-0 fino agli istanti finali. Quando sembra ormai vicina la sconfitta, su una palla respinta da un intervento difensivo arriva Misao che crossa subito al centro per Nakajima che a porta vuota realizza l’1-1.
Si è trattato del primo gol con la maglia della nazionale per il giocatore della Tokyo in prestito al Portimomense e non poteva sperare debutto migliore con la nazionale. Nakajima ha dimostrato di non soffrire la pressione ed, oltre al gol, ha fornito una buona prestazione, seminando il panico nel centrocampo maliano. Non c’è dubbio che Nakajima possa essere una delle sorprese nella lista definitiva per il Mondiale in Russia. A fine gara, Halilhodzic ha espresso il suo disappunto per il pari, affermando comunque che bisogna guardare avanti con positività e continuare a lavorare sulle cose che non vanno, senza pensare troppo al Mondiale e alla sfida contro la Colombia. Il futuro prossimo dice Ucraina ed il tecnico si augura di vedere fin da subito dei miglioramenti sul piano del gioco e di rivedere il bel Giappone delle qualificazioni, un Giappone capace di soffrire ma di saper raggiungere comunque il risultato sperato.
Tabellino della gara
Giappone 1-1 Mali 44′ Diaby (M, rig.), 90’+4 Nakajima (G)
Giappone (4-3-3): Nakamura; Ugajin (dal 46′ G. Sakai), Shoji, Makino, Nagatomo; Morioka (dal 65′ Kobayashi), Hasebe (dal 60′ Misao), Oshima (dal 34′ Yamaguchi); Usami (dal 60′ Nakajima), Osako, Kubo (dal 75′ Honda). All. Vahid Halilhodzic
Mali (4-4-2): Diarra (dal 46′ Samassa); Dibassy (dal 60′ Danté, Wagué (dal 60′ C. Traoré, F. Sacko, Fofana; Haidara, S. Diarra, Coulibaly, A. Traoré (dal 78′ Dicko); Diaby (dall’84’ Bissouma), Djenepo (dal 60′ H. Sacko). All. Mohamed Magassouba
Arbitro: Erik Lambrechts (Belgio)
Ammoniti: Ugajin (G), Fofana (M), S. Diarra (M)
Espulsi: –
Stadio: Stade Maurice Dufrasne (Liegi)
Spettatori: 1.424
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