C’è Alberto Zaccheroni sulla panchina, quando la Nazionale nipponica conquista la sua IV Coppa d’Asia. È il 29 gennaio 2011 e di quella Selezione fa parte Yuto Nagatomo. Il terzino, fortissimo nel torneo, forse con l’endorsment dello stesso Zac, convince mister Leonardo che lo vuole nell’Undici nerazzurro milanese. Il Samurai saprà farsi apprezzare alla grande nella mega Inter dell’immediato post Mourinho, tanto da rimanervi per sette stagioni. Del calciatore, che ieri ha compiuto trentasei anni, ci sembra il caso di ripercorrere le tappe salienti della carriera, peraltro non ancora finita. Rincasato, infatti, la scorsa stagione nelle file dell’FC Tokio, da cui si era allontanato undici anni prima, Yuto pare avere tutte le carte in regola per approdare in Qatar e disputarvi il suo quarto mondiale, un traguardo niente male.
Il club della capitale giapponese lo tessera nel 2007 e nelle 72 presenze in J1 League realizza cinque reti. Nell’estate del 2010 Nagatomo arriva in Italia per la prima volta. Col diritto di riscatto, viene dato in prestito al Cesena e coi romagnoli debutta nel massimo campionato italiano. Viste le ottime prestazioni, l’Inter, come si diceva, se lo assicura ancor prima della fine del campionato. Per una curiosa coincidenza, debutta, con entrambe le casacche, contro la Roma. A Milano si esalta con il 3-5-2 di Walter Mazzarri e incornicia il periodo migliore della sua permanenza nella squadra meneghina. Avrà meno fortuna con Mancini prima e con Spalletti dopo. Coi quali non sarà più “titolare inamovibile”.
Ma i tifosi interisti, del “Samurai”, anche più volte capitano, conservano bei ricordi. Come quello del rigore decisivo al Meazza contro il Pordenone ai quarti di Coppa Italia 2017/18. Proprio la Coppa Italia, quella del 2010/11, resta l’unico trofeo conquistato dal #55 all’ombra del Duomo. Gli andrà decisamente meglio nelle file del Galatasaray. Alla squadra turca Nagatomo arriva nel 2018, al mercato di gennaio. Il bilancio è molto positivo: vince due campionati, una Coppa e una Supercoppa di Turchia. In poco più di due anni il giapponese marca 47 volte il cartellino delle presenze e segna due reti. L’Olympic Marsiglia chiude l’avventura europea del forte terzino.
Col club transalpino sarà schierato solo 25 volte con risultati modesti nel campionato 2020/21 di Ligue 1. E ora, come accennato, Yuto Nagatomo, rientrato in patria, scalda i muscoli per il suo quasi certo quarto mondiale. La Nazionale del Sol Levante ha ancora bisogno di lui. Il campione ha svelato e più volte confermato che il suo “unico” segreto siano delle prugne salate, gli umeboshi. Gli crediamo. Aggiungiamo però che si tratta di un professionista serio, molto legato al suo lavoro, un corridore maratoneta. Gli auguri di Buon Compleanno li meriti tutti. Bravo Yuto.
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