I Samurai Blue tornano alla vittoria dopo lo stop con il Venezuela ed al Toyota Stadium di Nagoya fanno a fette il malcapitato Kirghizistan con un perentorio 4-0, dominando la gara dall’inizio alla fine. Gli uomini di Moriyasu hanno affrontato un avversario modesto, ma nella sua storia recente il Giappone ha sofferto questo tipo di partite, in ultimo la sfida con Haiti, vinta al 90′ lo scorso anno, in una gara che i Samurai Blue stavano anche perdendo. Altra coincidenza è che anche quel match si giocò a Nagoya, ma stavolta il Giappone non è caduto nel trappolone, mostrando progressi anche sul piano mentale.
Giappone che si dimostra anche capace di cambiare pelle senza patire ciò sul piano del gioco. Moriyasu, infatti, ha optato per un cambio di modulo, disponendo i suoi con un 4-4-2 al posto del solito 4-2-3-1, ma questo cambio non ha influito minimamente. Lo si capisce dai primi minuti quando i Samurai Blue trovano subito il vantaggio: Sugimoto al limite serve l’accorrente Yamanaka che con un fantastico diagonale batte Matjas, col pallone che bacia il palo e finisce in porta. Debutto e gol per il giocatore dello Yokohama F. Marinos che non dimenticherà sicuramente questo giorno.
I Samurai Blue non si fermano e continuano ad attaccare, cosa che non avevano fatto contro il Venezuela ed al 19′ arriva anche il raddoppio su punizione con Haraguchi, complice un pessimo intervento di Matjas che si lascia scappare il pallone dalle mani. Il raddoppio è una mazzata per i White Falcons che rischiano di restare tramortiti qualche minuto più tardi con uno scatenato Junya Ito che si divora due gol davanti a Matjas. Al 36′ è Kitagawa ad andare vicino al suo primo gol in nazionale, ma sul cross di Ito viene anticipato all’ultimo. Il primo tempo si chiude sul 2-0, ma il Giappone avrebbe potuto benissimo essere avanti di almeno quattro-cinque reti.
Nella ripresa, i Samurai Blue vanno subito vicini al tris, ma il colpo di testa di Miura, anch’egli in cerca di gloria, è troppo centrale e Matjas para. Il portiere del Kirghizistan viene impegnato subito dopo da un altro tentativo di testa, stavolta di Sugimoto, ma la mira del giocatore del Cerezo Osaka è appannata ed il pallone viene facilmente fermato. Pur senza andare in pressione e lasciando che il Kirghizistan mantenga il possesso, il Giappone non rischia mai, restando sempre nella partita a livello mentale. Moriyasu decide poi di cambiare ed entrano in campo Osako, Shibasaki, Doan e Yoshida, quest’ultimo per un problema (non grave) accorso a Makino. Con i titolari è tutt’altro Giappone ed al 71′ arriva finalmente il terzo gol con Kitagawa che di tacco mette Osako davanti a Matjas ed il giocatore del Werder Brema lo fredda.
Tutto quello che accade dopo lo fa con una velocità incredibile: in campo entrano anche Minamino e Nakajima, il gioco riparte, il Giappone riprende palla, Doan arriva nei pressi dell’area e serve uno smarcatissimo Nakajima che cala il poker con un destro potente su cui poco può Matjas in uscita. Il giocatore con la 10 sulle spalle ravviva decisamente gli ultimi minuti di gara e da un suo corner nasce un’altra ghiotta opportunità con uno sfortunatissimo Yoshida che prende solo il palo dopo che contro il Venezuela gli era stato annullato un gol. Nonostante gli sforzi, il Giappone non trova il 5-0, ma poco importa, visto com’è andato l’incontro. Adesso non si scherza più, tra due mesi ci sarà la prima sfida di Coppa d’Asia contro il Turkmenistan e bisognerà essere non solo bravi, ma anche concreti.
Il Giappone arriva in forma smagliante alla competizione con quattro vittorie, un pareggio, nessuna sconfitta, con 15 gol fatti e solo 4 subiti. Un bel biglietto da visita per Moriyasu che vuol portare il Giappone sul tetto d’Asia.
TABELLINO DELLA GARA
Giappone 4-0 Kirghizistan 2′ Yamanaka, 19′ Haraguchi, 72′ Osako, 73′ Nakajima
Giappone (4-4-2): Gonda; Muroya, Miura, Makino (dal 61′ Yoshida), Yamanaka; Ito (dal 59′ Doan), Misao (dal 59′ Shibasaki), Morita, Haraguchi (dal 73′ Minamino); Kitagawa (dal 72′ Nakajima), Sugimoto (dal 59′ Osako). All. Hajime Moriyasu
Kirghizistan (5-4-1): Matjas; Yusupov, Duyshobekov, Kozubaev, Tego, Shakirov (dal 35′ Akmatov); Zhyrgalbek (dal 46′ Israilov), Musabekov (dal 46′ Sydykov), Bernhardt (dall’83’ Rustamov), Murolimzhon (dal 74′ Sagynbaev); Lux (dal 56′ Batyrkanov). All. Aleksandr Krestinin
MVP: Nakajima
Arbitro: Ilgiz Tantashev (Uzbekistan)
Ammoniti: Tego (K), Murolimzhon (K)
Espulsi: –
Stadio: Toyota Stadium (Nagoya)
Spettatori: 38.353
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