La finale di AFC Asian Cup persa contro il Qatar per 3-1, ha lasciato tanto amaro in bocca al Giappone sei mesi dopo la tragica sconfitta ai Mondiali contro il Belgio dove si dilapidò un 2-0 di vantaggio. Eppure, Moriyasu e tutto il popolo nipponico non possono non guardare al futuro con ottimismo, considerando la quantità di talenti puri che stanno sbocciando sia in patria che all’estero ed alcuni si sono messi in mostra proprio in Coppa d’Asia, facendo ben sperare in vista delle prossime competizioni, a partire dalla Copa America. Sicuramente, quest’estate vedremo un Giappone molto alternativo, ma siamo altrettanto sicuri di poter vedere all’opera altri bei talenti che hanno qualità da vendere. Andiamo a vedere quali sono i talenti più interessanti che avranno il compito di guidare il Giappone a grandi successi
TAKEHIRO TOMIYASU (DIFENSORE, SINT-TRUIDEN, 20 ANNI)
Chi si è messo in mostra in questa Coppa d’Asia è stato sicuramente Takehiro Tomiyasu. Nato a Fukuoka dov’è cresciuto anche calcisticamente, Tomiyasu è un difensore centrale classe 1998 con il vizio del gol ed anche in Coppa d’Asia ha mostrato di averlo. Suo, infatti, l’unico gol messo a segno negli ottavi di finale nella sfida molto equilibrata contro l’Arabia Saudita. In Belgio sta facendo le fortune del Sint-Truiden ed i tifosi lo hanno eletto MVP della stagione al suo primo anno completo con i Canarini (arrivò nel Gennaio 2018). Essendo molto alto (circa 1.88m), è una minaccia dai corner ed è molto abile a marcare. Contro l’Iran ha giocato la sua miglior partita ed i Samurai Blue sanno che in futuro può essere fondamentale in difesa.
SEI MUROYA (DIFENSORE, FC TOKYO, 25 ANNI)
A 24 anni è arrivata finalmente la prima chiamata importante da parte del Giappone per Sei Muroya, anche se non ha giocato molte partite, essendo il sostituto di Hiroki Sakai. Il difensore della Tokyo è migliorato molto negli ultimi anni e dopo essersi guadagnato sul campo la maglia della nazionale, è intenzionato a non mollarla. Classe 1994, Muroya veste la maglia della squadra della capitale dal 2016 ed è uno degli uomini fidati di Kenta Hasegawa ed ha collezionato in stagione già 10 gettoni. Anche lui è considerato uno dei leader futuri dei Samurai Blue, ma solo se avrà continuità di rendimento.
RITSU DOAN (CENTROCAMPISTA, FC GRONINGEN, 20 ANNI)
Non ha segnato molto, ma in Coppa d’Asia ha lasciato il segno con le sue giocate e segnato il gol decisivo su rigore ai quarti di finale contro il Vietnam. Ritsu Doan è sicuramente uno dei profili più interessanti del Giappone del futuro e da due anni veste la maglia del Groningen, in Olanda, con il quale si è messo in luce, attirando le attenzioni di Manchester City, Juventus ed Atletico Madrid. Nato a Hyogo nel 1998, Doan è cresciuto nel Gamba Osaka prima di passare ai biancoverdi in prestito, per poi decidere di restare in Olanda firmando un contratto triennale. Nel Giappone del futuro c’è sicuramente spazio per lui e difficilmente in estate resterà al Groningen.
SHOYA NAKAJIMA (CENTROCAMPISTA, AL DUHAIL, 24 ANNI)
La domanda che tutti si fanno dopo la sconfitta contro il Qatar: quale sarebbe stato il risultato con Shoya Nakajima in campo? Forse il Giappone avrebbe vinto o quantomeno avrebbe avuto più inventiva, ma con i se e con i ma non si fa il calcio. Da quando c’è lui e quando gioca lui i Samurai Blue mettono in mostra un calcio veloce e concreto, mettendo in seria difficoltà qualsiasi avversario. Nakajima inventa calcio dal nulla ed ha tutti i numeri per diventare il degno erede di Kagawa, forse addirittura più forte di Shinji e questo è tutto dire. Nato ad Hachioji, Tokyo, Nakajima ha vestito la maglia della capitale giapponese prima di sbarcare in Europa al Portimonense. In questa sessione di calciomercato è passato all’Al Duhail, squadra qatariota, firmando un quadriennale, ma dietro c’è l’ombra del fondo qatariota e del Paris Saint-Germain… occhio a cosa accade quest’estate.
TAKUMI MINAMINO (ATTACCANTE, RED BULL SALISBURGO, 24 ANNI)
Convocato da Moriyasu per la Coppa d’Asia, il rendimento di Takumi Minamino eccezion fatta nella semifinale contro l’Iran, è stato al di sotto delle aspettative. Ciò, però, non significa che è stato deludente ma è stata la voglia di voler strafare a non permettergli di incidere. Un peccato che in finale il suo gol non sia servito, ma Minamino può dare ancora tanto alla nazionale giapponese ed insieme a Nakajima e Doan è un trio da sogno nel 4-2-3-1 nipponico. Nato ad Izumisano, nella prefettura di Osaka, in J-League ha vestito la maglia del Cerezo Osaka prima di arrivare in Europa al Red Bull Salisburgo dov’è uno dei più amati assieme a Dabbur. Quest’anno ha anche siglato una tripletta in Europa League, divenendo il primo giapponese a compiere tale impresa. Con il club austriaco 55 gol in 173 presenze… passerà anche lui al Lipsia?
DAIZEN MAEDA (ATTACCANTE, MATSUMOTO YAMAGA, 21 ANNI)
Uno degli attaccanti più interessanti nel giro della nazionale giapponese u23 è Daizen Maeda. Maeda è un attaccante a cui di certo non manca il fiuto del gol e con le giovanili dei Samurai Blue sta facendo molto bene. Il primo impatto con la J-League vestendo la maglia del Matsumoto Yamaga non è stato negativo per Maeda che pur segnando una sola rete, è sempre stato titolare in queste prime nove giornate. Nato ad Osaka nel 1997, Maeda fu acquistato dallo Yamaga nel 2016 ed ha giocato in prestito in J2 al Mito Hollyhock con discreti risultati nel 2017. Da tenere d’occhio, tra qualche anno potrebbe arrivare la definitiva consacrazione.
YUKI SOMA (ESTERNO SX, NAGOYA GRAMPUS, 22 ANNI)
Non veste ancora la maglia del Giappone, ma se continua a giocare come sta facendo, la vestirà molto presto. Yuki Soma è il fiore all’occhiello del Nagoya Grampus che lo ha acquistato la scorsa estate dalla Waseda University e lo ha riscattato in questa sessione di calciomercato. Anche lui è stato fondamentale nella corsa salvezza delle Orche lo scorso anno con tanti assist, alcuni meravigliosi, ed un gol pesantissimo, il primo in J-League, contro il Cerezo Osaka. Quest’anno ha lasciato spesso il segno in YBC Levain Cup ed in campionato ha segnato alla prima giornata contro il Sagan Tosu. Nato nel 1997 a Tokyo, Soma è cresciuto calcisticamente solo nella Waseda University prima del grande salto. Non è alto, anzi, è molto piccolo (circa 1.65) e ciò lo rende veloce e letale. Molto presto, le porte della nazionale giapponese si apriranno anche per lui e Moriyasu lo ha già visto un paio di volte.
DAIKI SUGIOKA (CENTROCAMPISTA, SHONAN BELLMARE, 20 ANNI)
Già nel giro della nazionale under 23 del Giappone, Daiki Sugioka è uno dei prospetti più interessanti dello Shonan Bellmare. Titolare fisso ed uno degli uomini chiave di Jo Gwi-Jae, Sugioka è arrivato allo Shonan nel 2017 con grande umiltà e si è guadagnato la fiducia con i fatti. Pur non segnando molto, la sua intelligenza tattica permette allo Shonan di fare tanto gioco in mezzo al campo e quando non c’è lui l’assenza si sente eccome. Nato ad Adachi, quartiere speciale di Tokyo, nel 1998, Sugioka ha mosso i primi passi come calciatore alla Funabashi Municipal High School fino al 2017, anno in cui lo Shonan o prese per il proprio settore giovanile. Oltre ad avere successo con lo Shonan, il sogno di Sugioka è di vestire la maglia dei Samurai Blue, quelli grandi.
DAICHI KAMADA (ATTACCANTE, SINT-TRUIDEN, 22 ANNI)
Si tratta del miglior marcatore giapponese in Europa con 15 centri in campionato, 16 stagionali se si considera anche la coppa. Daichi Kamada è l’uomo in più del Sint-Truiden che lo sta coccolando al massimo quest’anno prima del suo ritorno all’Eintracht Francoforte, squadra che ne detiene il cartellino. Le sue prestazione gli sono valse la chiamata di Moriyasu per le amichevoli di marzo contro Colombia e Bolivia ed il giocatore ha ripagato il ct con buone prove, sia partendo dalla panchina che da titolare. Probabile che toccherà proprio a lui guidare l’attacco della nazionale in Copa America, un compito importante che gli può permettere di fare il grande salto. Nato ad Ehime nel 1996, in Giappone ha vestito la maglia del Sagan Tosu prima di approdare in Bundesliga all’Eintracht che dopo un solo anno ha deciso di mandarlo in prestito ai Canarini, facendo una grande scelta. Il prossimo anno a Francoforte sanno già chi sarà l’erede di Jovic.
HIROKI ABE (ATTACCANTE, KASHIMA ANTLERS, 20 ANNI)
Se gli è stata affidata la maglia numero 10 a soli 20 anni qualcosa vorrà pur dire. Hiroki Abe è l’ultimo dei gioielli dei Kashima Antlers che in questi anni sforna grandi talenti che hanno fatto il grande salto in Europa come Shoji o Ueda ed altri in procinto di farlo questo salto. Abe è la stella dei campioni d’Asia che si affidano al suo talento in questo inizio di stagione abbastanza complesso che li vede a metà classifica. Al Mondiale per club ha già ben figurato e per quanto riguarda la nazionale ha già vestito la maglia del Giappone under 19. Moriyasu lo sta valutando per bene e, se non in Copa America (difficilmente con il campionato in corso il Kashima se ne priverà), lo si vedrà presto in nazionale. Nato nel 1999 a Tokyo, Abe è cresciuto nella Setobuchi High School come calciatore, prima di fare il grande salto nel Kashima nel 2016. Da lui ci si aspettano grandi cose.
YUMA SUZUKI (ATTACCANTE, KASHIMA ANTLERS, 23 ANNI)
L’altro gioiello dei Kashima Antlers, pronto al grande salto in Europa anche se ad Ibaraki sperano possa restare con le Renne il più tempo possibile. Yuma Suzuki è stato eletto come MVP della passata AFC Champions League vinta proprio dagli Antlers. Un brutto infortunio al bicipite femorale destro gli ha impedito di giocare il Mondiale per Club e la prima parte di questa stagione e la sua assenza pesa come un macigno sugli Antlers. Senza l’infortunio, molto probabilmente Moriyasu lo avrebbe convocato per la Coppa d’Asia ed il ct giapponese spera di averlo presto a disposizione, con Suzuki che ha l’istinto del grande bomber. Nato nel 1996 a Choshi, nella prefettura di Chiba, per Suzuki esistono solo gli Antlers: arriva in prima squadra dalle giovanili a soli 17 anni e questo la dice lunga. In cinque anni ha segnato ben 48 reti, rivelandosi spesso decisivo.
KO ITAKURA (DIFENSORE, FC GRONINGEN, 22 ANNI)
Altro bel talento in procinto di sbocciare, non a caso il Manchester City di Pep Guardiola ha deciso di puntare su di lui acquistandolo dal Kawasaki Frontale e mandandolo in prestito biennale al Groningen dall’amico del cuore Doan. Ko Itakura è già nel giro della nazionale under 23 giapponese e va anche spesso e volentieri in gol. In J-League ha vestito, oltre a quella del Kawasaki, anche la maglia del Vegalta Sendai con ottimi risultati. Nato a Yokohama nel 1997, Itakura è un talento made in Kawasaki e si vede che i Delfini di talenti se ne intendono. Il suo debutto con i Samurai Blue è più vicino che mai e chissà che Moriyasu non lo porti con sé in Copa America.
DAIKI HASHIOKA (CENTROCAMPISTA, URAWA RED DIAMONDS, 19 ANNI)
A Saitama hanno un gran bel prospetto tra le mani e lo sanno molto bene. Daiki Hashioka ha 19 anni (ne compirà 20 il 17 Maggio), ma ha personalità da vendere quando scende in campo, non a caso con l’Urawa Red Diamonds ha già collezionato quasi 50 presenze ed ha segnato anche tre reti. Il Giappone lo tiene d’occhio ed ha già giocato con le giovanili dei Samurai Blue, segnando cinque reti, due con l’under 21 e tre con l’under 19, bruciando le tappe. Potremmo vederlo in nazionale maggiore a partire dal 2020, soprattutto se Moriyasu vorrà fare qualche esperimento, ma non c’è dubbio che arriverà a debuttare coi Samurai Blue. Nato nel 1999 a Saitama, Hashioka è sempre stato di proprietà dell’Urawa che lo sta crescendo nel migliore dei modi.
KYOGO FURUHASHI (ALA SINISTRA, VISSEL KOBE, 24 ANNI)
Alla prima stagione in J-League è una delle poche note liete del nuovo Vissel Kobe targato Iniesta-Villa-Podolski. Paradossalmente, Kyogo Furuhashi è colui che ha una media migliore rispetto soprattutto a quest’ultimi due che giocano in avanti con lui. Già tre gol e quattro assist quest’anno per lui, permettendo agli amaranto di fare qualche punto importante per non rendere la stagione ancor più negativa. Fino allo scorso anno giocava nello Gifu e finora le porte della nazionale sono state chiuse per lui, ma in futuro potrebbe essere molto importante vista la sua duttilità in fase offensiva. Nato nel 1995 ad Ikoma, nella prefettura di Nara, Furuhashi è cresciuto nella Chuo University, prima di passare allo Gifu e diventare uno dei migliori giocatori della squadra verde. Nell’agosto dello scorso anno il passaggio al Vissel Kobe con il quale realizzò cinque reti, guadagnandosi la conferma per questa stagione.
TAKEFUSA KUBO (TREQUARTISTA, FC TOKYO, 17 ANNI)
Non può esserci lui in questa lista. Proprio lui che è forse il talento più cristallino del Giappone e che le big di mezza Europa (ad eccezione della Serie A) cercano, con la Tokyo che sa di doverlo salutare in estate. Takefusa Kubo è destinato a diventare uno dei giocatori giapponesi più forti di sempre, forse diventerà anche uno dei migliori giocatori al mondo. Ha classe, tecnica, qualità, velocità di esecuzione, rapidità, regala belle giocate, serve assist ai compagni, facendo rimanere estasiati i tifosi. Lo vuole il Barcellona, a cui Kubo è legatissimo essendoci già stato e con i blaugrana che lo hanno designato come l’erede di Messi, lo vuole il Real Madrid, lo vuole il PSG, lo vuole il City, il Bayern Monaco sta guardando la situazione. Tutti lo vogliono, con Kubo che ha sempre affermato di voler pensare solo a giocare, ma arriverà il momento in cui egli stesso dovrà decidere che fare. E quel momento sta per arrivare. Nato nel 2001, arriva al Barça a soli 10 anni, mostrando tutto il suo talento e stupendo chi lo vede giocare. A seguito della sanzione per irregolarità nell’ingaggio dei minori, il Barcellona è costretto a darlo via, con Kubo che fa ritorno in Giappone, alla Tokyo dove fino ad oggi ha sempre messo in mostra la sua purezza come calciatore. Davvero è lui l’erede di Messi?
Questi sono i quindici giocatori giapponesi da tenere d’occhio maggiormente, ma in J-League ci sono davvero tanti altri giovani talenti pronti a sbocciare come Genta Miura (24 anni), difensore e capitano del Gamba Osaka, Mizuki Ando (19 anni), attaccante del Cerezo Osaka, Hidemasa Morita (23 anni) ,mediano in forza al Kawasaki Frontale, Koji Miyoshi (22 anni) ,centrocampista dello Yokohama F. Marinos in prestito dal Kawasaki Frontale, Ryoma Ishida (22 anni), centrocampista dello Jubilo Iwata, Koya Kitagawa (22 anni), attaccante dello Shimizu S-Pulse, Shunki Higashi (18 anni) centrocampista del Sanfrecce Hiroshima. Il futuro della nazionale giapponese è più roseo che mai
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