Doveva essere un pomeriggio tranquillo per il Giappone ed invece i Samurai Blue si sono complicati la vita in modo assurdo contro la Polonia, perdendo 1-0 e rischiando di uscire dal Mondiale dopo aver disputato due grandi partite. Complice di ciò, la formazione messa in campo da Nishino che ha messo in campo sette undicesimi di squadra diversi dalle partite precedenti, con Honda e Kagawa in panchina e con Okazaki, Muto, Usami, Yamaguchi, Makino e Gotoku Sakai in campo fin dall’inizio. Inutile dire che si è trattata di una scelta sbagliata, con la squadra che non è riuscita mai ad impensierire davvero una Polonia già eliminata, ma determinata nel voler chiudere con qualche punto la spedizione russa.
Il primo tempo non è per nulla esaltante, con la Polonia che tiene il pallino del gioco, mentre il Giappone si difende in modo ordinato e cerca di ripartire in contropiede. Il primo squillo dell’incontro è proprio di marca giapponese ed arriva al 12′ con un tiro di Okazaki che finisce largo sulla sinistra. Tuttavia, si tratta di una delle poche offensive giapponesi della prima frazione, con la Polonia che prende sempre più campo ed alla mezz’ora va vicinissima al vantaggio con un colpo di testa di Grosicki che Kawashima respinge alla grande, compiendo la sua prima, grande parata di questo mondiale dopo aver regalato il peggio di sé nelle due prime giornate. L’ultima occasione del primo tempo è dei giapponesi, con un tiro di Muto respinto in angolo qualche minuto più tardi. Il primo tempo si spegne senza altre occasioni e le notizie che arrivano da Samara giustificano la pochezza espressa in campo dalle due squadre.
Nella ripresa, la Polonia pigia il piede sull’acceleratore e dopo un quarto d’ora in cui le due squadre sembrano non volersi far del male, arriva il vantaggio al 59′: punizione dalla sinistra di Kurzawa con il giocatore del Gornik Zabrze che mette in mezzo una gran palla per lo splendido destro di prima intenzione di Jon Bednarek che batte Kawashima, mentre la difesa è completamente imbambolata. Dopo il gol, inizia a serpeggiare la paura fra i giocatori del Giappone visto che lo 0-0 tra Colombia e Senegal sta permettendo ai sudamericani di passare come secondi del girone. Paura che si tramuta in voglia di non subire il secondo gol e di pareggiare quanto prima per evitare brutte sorprese. Nonostante l’ingresso di Inui, decisivo nelle ultime partite, i Samurai Blue non riescono a rialzarsi ed è ancora la partita di Samara a cambiare l’incontro, con la Colombia che passa in vantaggio con Yerry Mina. Da questo momento in poi, inizia una melina interminabile tra i giocatori giapponesi, mentre i tifosi soffrono tantissimo sugli spalti fino al 90′ ed oltre dato che a Samara il match è ancora in corso. Alla fine, anche lì termina il match ed il Giappone può far esplodere la sua gioia, ritenendosi comunque fortunato per essere passato soltanto per aver ricevuto meno ammonizioni del Senegal, dato che sia la differenza reti che gli scontri diretti erano pari. Adesso, ci sarà il Belgio ad attendere i Samurai Blue il 2 Luglio a Rostov sul Don e si spera che Nishino possa riproporre la stessa formazione che tanto bene ha fatto nelle prime due giornate.
TABELLINO DELLA GARA
Giappone 0-1 Polonia 59′ Bednarek
Giappone (4-2-3-1): Kawashima; Nagatomo, Yoshida, Makino, H. Sakai; Shibasaki, Yamaguchi; Usami (dal 65′ Inui), Okazaki (dal 47′ Osako), G. Sakai; Muto (dall’82’ Hasebe). All. Akira Nishino
Polonia (3-4-3): Fabianski; Berezynski, Glik, Bednarek; Kurzawa (dal 79′ Peszko), Krychowiak, Goralski, Jedrzejczyk; Zielinski (dal 79′ Teodorczyk), Lewandoski, Grosicki. All. Adam Nawalka
MVP: Bednarek (P)
Arbitro: Janny Sikazwe (Zambia)
Ammoniti: Makino (G)
Espulsi: –
Stadio: Volgograd Arena (Volgograd)
Spettatori: 42.189
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