Sembrava dovesse essere un altro pomeriggio nefasto per il Giappone ed invece, quando nessuno se lo aspettava, i Samurai Blue hanno mostrato finalmente carattere e attaccamento alla maglia, rifilando quattro gol al Paraguay. Qualcuno potrebbe obiettare che l’avversario non era dei più interessanti, ma in questi ultimi mesi si è visto soffrire il Giappone anche con nazionali molto inferiori all’Albiroja, almeno sulla carta. Essendo l’ultimo test prima della partenza per la Russia, Nishino ha cambiato interamente la formazione e optando per un altro modulo, il 4-2-3-1, che si è rivelato adatto alle caratteristiche dei 23 giocatori convocati.
Il primo tempo scorre sulla falsariga delle ultime partite dei Samurai Blue, lenti e prevedibili, con cross gettati in area tanto per. L’unica cosa interessante nei primi quindici minuti è il saluto a Justo Villar che gioca solo nel primo quarto d’ora per poi lasciare il campo ad Aguilar, salutando la propria nazionale. E come ogni partita del Giappone di questi ultimi tempi, a segnare per primi sono gli avversari che, pur non essendo mai pericolosi, trovano il vantaggio al 32′ con un gran sinistro al volo di Oscar Romero dal limite, insaccando il pallone all’angolino alle spalle di Higashiguchi. La reazione del Giappone non è molto convincente e dopo aver sprecato una ghiotta occasione con Inui che calcia alto, colpisce la traversa da calcio di punizione con Shibasaki. Si tratta dell’unico, vero squillo dei Samurai Blue in tutta la prima frazione.
Nella ripresa si nota subito un altro spirito negli undici di Nishino ed al 51′ Inui, il migliore del primo tempo, trova il gol del pareggio con uno splendido destro a giro da quasi 25 metri dopo una rapida discesa sulla fascia sinistra. Si tratta del primo gol con la maglia nipponica per il neo giocatore del Betis Siviglia. Betis che si starà sicuramente sfregiando le mani per il grande colpo messo a segno dall’Eibar, per di più a zero, dato che è ancora Inui a rendersi protagonista nei minuti successivi ed al 63′, dopo uno splendido velo di Kagawa, altro gran protagonista della riscossa blu, firma il 2-1 con un altro magnifico destro dal limite che, stavolta, trova la complicità di Aguilar che si lascia passare il pallone sotto il gomito. Il Giappone è incontenibile ed è Kagawa a sfiorare il 3-1 qualche minuto più tardi, ma il suo tiro si spegne sul fondo. Al 77′, la partita pende nettamente dalla parte dei Samurai Blue che calano il tris con lo sfortunato autogol di Santander che devia nella propria porta il corner di Shibasaki. Nel finale, le due squadre segnano un gol a testa, entrambi di pregevole fattura: Ortiz accorcia con un missile da quasi trenta metri, mentre Kagawa chiude definitivamente i giochi mandando al bar un avversario con una finta e segnando di sinistro.
Al di là del 4-2, il Giappone ha mostrato che quando si mette di impegno sa giocare molto bene e far molto male agli avversari. Il migliore in campo è stato sicuramente Inui, ma meritano una citazione anche Kagawa e Shibasaki, anche loro autori di una grande partita. È questo lo spirito che i tifosi vogliono vedere in campo, è questo lo spirito con il quale bisognerà affronterà la Colombia tra una settimana. Adesso si inizia a fare sul serio e si spera che anche il Giappone inizi a farlo.
TABELLINO DELLA GARA
Giappone 4-2 Paraguay 32′ O. Romero (P), 51′, 63′ Inui (G), 77′ Santander (G, aut.), 90′ R. Ortiz (P), 90’+1 Kagawa (G)
Giappone (4-2-3-1): Higashiguchi (dal 46′ Nakamura); Endo (dal 46′ H. Sakai), Shoji, Ueda, G. Sakai; Shibasaki, Yamaguchi; Muto (dal 64′ Osako), Kagawa, Inui (dal 79′ Usami); Okazaki (dal 74′ Haraguchi). All. Akira Nishino
Paraguay (4-4-2): J. Villar (dal 12′ Aguilar); Alonso, Balbuena, Gomez (dal 56′ Valdez), Benitez; Sanchez (dal 79′ Mendieta), Cardozo (dal 58′ A. Romero), Ortiz, O. Romero (dal 65′ Sanabria); Santander, Bareiro (dal 59′ Alejandro Romero). All. Gustavo Morinigo
MVP: Takashi Inui (G)
Arbitro: Oliver Drachta (Austria)
Ammoniti: –
Espulsi: –
Stadio: Tivoli Stadion (Innsbruck)
Spettatori: 1.202
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