Gli ottavi di finale sono sempre una partita trappola poiché la prima sfida ad eliminazione diretta. Lo sono ancora di più se davanti ti ritrovi a dover affrontare quella che è una delle big d’Asia come l’Arabia Saudita, ma il Giappone è riuscito comunque a portare a casa la qualificazione ai quarti di finale di AFC Asian Cup. Un Giappone che, però, non ha convinto del tutto oggi e paradossalmente delle quattro partite giocate fin qui, questa è stata la peggiore, nonostante sia arrivata una preziosa vittoria. Doveva essere un mezzogiorno di fuoco, ma di occasioni se ne sono viste davvero poche in una partita dove i portieri non hanno dovuto nemmeno sporcarsi le mani.
Fin dal primo minuto di gioco, sono gli uomini di Juan Antonio Pizzi a fare la partita e tentare di andare subito all’assalto, con i ragazzi di Moriyasu più guardinghi in difesa e leggermente troppo aggressivi, visti tanti falli nel primo quarto d’ora. Al Giappone, tuttavia, basta un lampo per segnare il gol del vantaggio che varrà la qualificazione ai quarti: corner dalla sinistra di Shibasaki e testa di Tomiyasu col pallone che si infila all’angolino. Non perfetto nemmeno Al Owais che accenna all’uscita, ci ripensa, ma non riesce a tornare in porta e non perfetta la difesa saudita che consente al giocatore del Sint-Truiden di saltare in completa libertà. L’Arabia Saudita prova a reagire, fa tanto possesso, ma l’unica occasione degna di nota è un tiro ad effetto di Hattan che finisce di poco sul fondo.
Nella ripresa, il canovaccio della partita non cambia minimamente, col Giappone a lasciare spazio all’Arabia Saudita che, tuttavia, non riesce a penetrare nell’organizzata retroguardia nipponica. Gonda fa da spettatore non pagante per tutto il secondo tempo, tranne per bloccare qualche cross qua e là, con i sauditi che calciano sempre fuori dallo specchio di porta. L’unica, vera palla gol saudita della ripresa è firmata da Al Shehri con un sinistro che finisce di poco sul fondo, ma poco altro. Il Giappone, invece, contiene e tenta di ripartire in contropiede e ne sbaglia almeno tre, con Minamino autore della sua peggior partita in questa Coppa d’Asia molto magra per lui. I Samurai Blue riescono a portare così a casa la qualificazione ai quarti di finale dove troveranno il Vietnam che vorrà compiere l’impresa. La difesa ha retto bene, ma davanti il Giappone ha faticato e sprecato davvero troppo. Questo modo di giocare può andare bene contro Arabia Saudita o Oman, ma contro squadre come Iran o Corea del Sud servirà ben altro.
TABELLINO DELLA GARA
Giappone 1-0 Arabia Saudita 20′ Tomiyasu
Giappone (4-2-3-1): Gonda; Sakai, Tomiyasu, Yoshida, Nagatomo; Endo, Shibasaki; Doan (dall’89’ Shiotani), Minamino (dal 77′ Ito), Haraguchi; Muto (dal 90’+2 Kitagawa). All. H. Moriyasu
Arabia Saudita (4-1-4-1): Al Owais; Al Burayk, Al Fatil, Albulayhi, Al Shahrani; Otayf (dal 78′ Al Salari); Hattan (dall’88’ Ghareeb), Al Bishi (dal 56′ Al Shehri), Al Dawsari, Al Moghawi; Al Muwallad. All. J. A. Pizzi
MVP: Tomiyasu (G)
Arbitro: Ravshan Irmatov (Uzbekistan)
Ammoniti: Muto (G), Al Muwallad (A), Al Shahrani (A)
Espulsi: –
Stadio: Sharjah Stadium (Sharjah)
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