Oggi c’è stata la prima partita di Akira Nishino sulla panchina dei Samurai Blue e l’avventura dell’ex Nagoya e Gamba Osaka è iniziata come peggio non poteva. Al Nissan Stadium di Yokohama che ha accolto alla grande la nazionale giapponese, è il Ghana a trovare la vittoria per 2-0 senza neanche sforzarsi troppo, con il Giappone che ha fatto fatica dall’inizio alla fine.
Il modulo scelto inizialmente da Nishino è stato un 3-6-1, divenuto poi un 3-4-3 con Nagatomo e Haraguchi dirottati sugli esterni e con Hasebe scalato in difesa con Yoshida e Makino. Davanti, invece, il ct ha optato per l’unica punta Osako, assistito alle spalle da Honda e Usami, mentre Yamaguchi e Oshima occupavano il cerchio di centrocampo. Il Ghana, allenato da Kwesi Appiah, è sceso in campo con un 5-3-2 ed ha praticamente alzato un muro invalicabile per il Giappone di quest’oggi. Infatti, nonostante i difensori africani non siano di primissimo livello, l’attacco dei Samurai Blue non è riuscito a fare breccia nella porta difesa da Ofori.
Ci si aspettava una partenza a razzo nel primo tempo ed invece il Giappone è passivo ed al 9′, dopo un fallo sciocco al limite dell’area, il Ghana trova il vantaggio con una punizione del giocatore dell’Atletico Madrid Thomas Partey, complice una grossa papera di Kawashima, il peggiore in campo quest’oggi, che si lascia sfuggire il pallone dalle mani come se avesse una saponetta. I Samurai Blue dimostrano di essere deboli mentalmente e non riescono ad abbozzare una reazione, complice l’ottima difesa africana e sembra quasi di rivedere lo stesso match giocato a Liegi contro Mali a Marzo. Il Ghana aspetta, mentre il Giappone fa possesso palla per cercare di trovare spazi, ma lo fa in modo troppo lento e prevedibile, sbagliando tantissimo. Le uniche due occasioni giapponesi arrivano solo da palla inattiva e portano entrambe la firma di Honda: l’ex Milan e Pachuca prima ci prova da calcio di punizione, ma Ofori si distende e mette in angolo, e poi da corner si ritrova il pallone tra i piedi e calcia di sinistro ed Ofori sventa ancora con un piede. Il primo tempo continua su questa linea e si conclude senza troppi sussulti e con il temporale che non ne vuole sapere di fermarsi.
Nella ripresa, Nishino opta per tre cambi e manda in campo Muto, Gotoku Sakai e Shinji Kagawa, con il centrocampista del Borussia Dortmund che torna in nazionale dopo sei mesi, avendo saltato le amichevoli di Marzo per infortunio. Tuttavia, la musica non cambia e come se non bastasse Kawashima combina un altro disastro, regalando un rigore agli africani che si portano sul 2-0 con Emmanuel Boateng al 51′. All’ora di gioco, Nishino cambia ancora, togliendo Honda e Yamaguchi ed inserendo Okazaki e Shibasaki, ma il primo è un fantasma ed il secondo lo si vede solo dal settantesimo in poi, mettendosi in proprio con un tiro da fuori e con cross non molto pericolosi. Ad essere pericoloso è ancora il Ghana che nei minuti di recupero sfiora il 3-0 con un gran tiro dalla distanza di Ampomah. L’ultima occasione dei Samurai Blue, invece, porta la firma di Muto, ma l’attaccante del Magonza manca il bersaglio, dando troppo effetto al pallone. Al fischio finale, oltre alla pioggia, sono anche i fischi a piovere dagli spalti, con i tifosi giapponesi arrabbiati per il risultato e preoccupati per il futuro prossimo.
Il Giappone ha mostrato un’involuzione spaventosa quest’oggi, giocando molto peggio rispetto alle ultime due amichevoli, il che è tutto dire. Nishino ha ancora molto da lavorare, ma le sensazioni non sono per niente positive ed il tempo stringe. Al momento, l’unica cosa certa agli occhi di tutti è che la JFA, con l’esonero di Halilhodzic a pochi mesi dal Mondiale, si sia scavata la fossa da sola e Nishino miracoli non ne può fare.
TABELLINO DELLA GARA
Giappone 0-2 Ghana 9′ Thomas, 51′ E. Boateng (rig.)
Giappone (3-4-3): Kawashima; Yoshida, Hasebe (dal 76′ Ideguchi), Makino; Haraguchi (dal 46′ G. Sakai), Oshima, Yamaguchi (dal 59′ Shibasaki), Nagatomo; Usami (dal 46′ Kagawa), Osako (dal 46′ Muto), Honda (dal 59′ Okazaki). All. Akira Nishino
Ghana (5-3-2): Ofori; Lumor, Opoku, Attamah, Rashid Sumalia (dal 77′ Gyasi), Yiadom; Sackey (dal 71′ Nuhu), Acheampong (dal 64′ Dwamena, Thomas; Ampomah, E. Boateng (dall’83’ Okyere Wriedt). All. Kwesi Appiah
MVP: Honda (G)
Arbitro: Christopher Beath (Australia)
Ammoniti: Oshima (G)
Espulsi: –
Stadio: Nissan Stadium (Yokohama)
Spettatori: 64.520
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