AFC Asian Cup UAE 2019, gli avversari del Giappone: il Turkmenistan - Jworld.it

AFC Asian Cup UAE 2019, gli avversari del Giappone: il Turkmenistan

Ad un mese dal debutto dei Samurai Blue in Coppa d’Asia, andiamo a conoscere un po’ meglio i nostri avversari del gruppo F. Partiamo dal Turkmenistan, primo avversario del Giappone il 9 Gennaio all’Al Nahyan Stadium di Abu Dhabi.

Un po’ di storia

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Il Turkmenistan è uno stato dell’Asia centrale confinante con l’Afghanistan, l’Iran, il Kazakistan el’Uzbekistan e si affaccia sul Mar Caspio. La capitale del Turkmenistan è Asgabat che significa “città dell’amore” ed è la più popolosa della nazione. Sorge nell’Asia Centrale, tra il deserto del Karakum e la catena montuosa del Kopet Dag. Fondata nel 1881 e resa nel 1924 capitale della Repubblica Socialista Sovietica Turkmena, fu distrutta da un terribile terremoto nel 1948 e fu in seguito ricostruita, su impulso del presidente turkmeno Saparmyrat Nyýazow.

Fino al 1991, il Turkmenistan era sotto l’egemonia dell’Unione Sovietica (URSS). L’indipendenza fu dichiarata il 25 ottobre del 1991 e fu riconosciuta l’8 dicembre dello stesso anno, mentre nel 1992 il Turkmenistan è entrato a far parte dell’ONU. Per quanto riguarda l’aspetto politico, il Turkmenistan è una repubblica presidenziale e l’attuale presidente è Gurbanguly Berdimuhamedow, in carica dal 21 dicembre del 2006, quando subentrò al defunto Nyýazow. L’economia  è prevalentemente rurale, con circa metà della superficie irrigata del paese coltivata a cotone, di cui il Turkmenistan rappresenta il decimo produttore mondiale. Nonostante gas, acqua ed elettricità siano forniti gratuitamente dal regime, nello stato asiatico c’è molta povertà e la popolazione spesso ridotta allo stremo e priva di questi beni.

Per quanto riguarda la lingua, oltre al turkmeno, molte persone sanno parlare correttamente anche il russo e l’uzbeko, tutto dovuto alla vicinanza dell’etnie uzbeke.

La nazionale

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La nazionale di calcio del Turkmenistan (Türkmenistanyň milli futbol ýygyndysy in turkmeno) è nata subito dopo l’indipendenza ed ha giocato il suo primo match nel 1992 contro il Kazakistan il 1° giugno ad Almaty, con i padroni di casa vincitori per 1-0. Nel ranking FIFA, occupano la posizione numero 127, frutto di una grande crescita negli ultimi anni che lo ha portato a qualificarsi nuovamente per la fase finale della Coppa d’Asia.

L’ultima apparizione nella massima competizione asiatica per le nazionali è stata nel 2004 in Cina, dove il Turkmenistan uscì alla fase a gruppi arrivando terza e collezionando solamente un punto. L’inizio era stato promettente, con un bel 2-2 contro l’Arabia Saudita, ma poi sono arrivate due sconfitte contro l’Iraq e contro i vicini dell’Uzbekistan che hanno portato all’eliminazione (passarono Uzbekistan ed Iraq). Dal Febbraio del 2010, la nazionale è sotto il comando di Ýazguly Hojageldyýew, ma a livello internazionale non sono comunque arrivate gioie, con la squadra mai qualificatasi al Mondiale. Di positivo, però, sono arrivati due secondi posti nella AFC Challenge Cup nel 2010 e nel 2012A questa nuova edizione della Coppa d’Asia, il Turkmenistan si è qualificato arrivando secondo all’interno del gruppo E con 10 punti, frutto di tre vittorie, un pareggio e due sconfitte e fondamentale fu il successo nella penultima giornata sulla Taipei Cinese, arrivata alla fine terza con 9 punti.

La nazionale del Turkmenistan ha ben quattro soprannomi e quello più usato è quello di Akhal-Teke’s, ovvero “cavalli celesti”. L’Akhal-Teke è una delle razze equine più antiche e belle del mondo e discende direttamente dal cavallo turkmeno ed è il simbolo nazionale del paese. Gli altri tre soprannomi sono: Gli Smeraldi, Karakum Warrios e The Greens

Lo stadio dove il Turkmenistan gioca le sue gare casalinghe è situato nella capitale ed è chiamato appunto Asgabat Stadium. L’inno nazionale s’intitola “Garaşsyz, Bitarap Türkmenistanyň Döwlet Gimni” che significa “”Inno Statale dell’Indipendente, Neutrale Turkmenistan”, dove lo stato asiatico ribadisce il suo orgoglio nell’essere finalmente indipendente.

La rosa

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Ahmet Atayew, capitano della nazionale turkmena

La rosa del Turkmenistan non ha moltissima qualità e la difesa subisce parecchi gol. Nonostante ciò, il Giappone non deve pensare di avere già tre punti in tasca in quanto se sottovalutato, il Turkmenistan sa fare del male. Il capitano della squadra è Ahmet Atayew, centrocampista classe 1990 in forza al Persela, squadra della massima serie indonesiana ed uno dei giocatori con più esperienza del gruppo.

Altro giocatore molto esperto è Ruslan Mingazow, centrocampista centrale classe 1997 adattabile anche come esterno, sia sinistro che destro. Dopo aver vestito la maglia dell’Asgabat, Mingazow si è trasferito allo Skonto Riga, club lettone, prima di passare allo Jablonec, club ceco. Le sue prestazioni hanno convinto lo Slavia Praga a puntare su di lui, ma con i biancorossi non ha mai avuto l’opportunità di mettersi in mostra, venendo ceduto in prestito prima al Mlada Boleslav e poi al Pibram, club nel quale milita oggi. In Europa hanno militato anche altri tre giocatori della nazionale turkmena che poi sono rientrati nel loro paese natale e sono l’attaccante Wahyt Orazsähedow ed i centrocampisti Merdan Gurbanow ed Elman Tagajew, con il primo ed il terzo che sono stati compagni di squadra al Sabail, squadra azerbaigiana, mentre il secondo ha giocato in Bielorussia col Dnepr Mogilev.

LA FORMAZIONE TIPO

TURKMENISTAN (4-4-2): Orazmuhammedow; Atayew, Saparov, Annaorazow, Soyunow; Amanow, Geldiyew, Batyrow, Annayew; Annadurdlyew, Yakshlyew

 

 

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