Il pagellone della Meiji Yasuda J1 League 2018: Kawasaki promosso a pieni voti, disastro Kashiwa. Male il Nagoya, rivelazione Sapporo - Jworld.it

Il pagellone della Meiji Yasuda J1 League 2018: Kawasaki promosso a pieni voti, disastro Kashiwa. Male il Nagoya, rivelazione Sapporo

Terminata la stagione della Meiji Yasuda J1 League, è tempo di tirare le somme per quanto riguarda il campionato disputato dalle diciotto squadre di prima divisione. In attesa di capire come finirà il play-out tra Jubilo Iwata e Tokyo Verdy, questi sono i voti delle squadre della massima serie nipponica:

Kawasaki Frontale 10: alla quindicesima giornata, i Delfini si trovavano a -13 dalla vetta della classifica, risultato? Sono riusciti a vincere il loro secondo titolo consecutivo. Tanto sacrificio e tanta abnegazione da parte del Kawasaki, trascinato da uomini-spogliatoio come Kobayashi e Kengo Nakamura, chapeaux!

Consadole Sapporo 9: la squadra di Hokkaido non si è qualificata alla AFC Champions League solo per non essere riuscita a battere il Sanfrecce Hiroshima all’ultima giornata, ma la stagione resta da incorniciare. Petrovic ha saputo rendere la squadra competitiva, convincendo i suoi ragazzi di poter battere chiunque.

Kashima Antlers 8: a differenza dell’Urawa dello scorso anno, gli Antlers non hanno mollato di un centimetro in campionato, riuscendo a vincere la sua prima AFC Champions League della storia e a qualificarsi per l’edizione successiva dove proveranno a difendere il titolo. Chi dubitava di Go Oiwa, nominato miglior allenatore asiatico, ora può solo chinare il capo e chiedere scusa.

Sanfrecce Hiroshima 7: l’ultima parte di stagione è stata un vero disastroso con zero vittorie nelle ultime otto giornate che potevano costare anche il posto in AFC Champions League. I viola sono stati a lungo in vetta ed hanno giocato anche un grande calcio, all’improvviso si è spenta la luce e Jofuku non ci ha capito più nulla. Fortunatamente, i suoi hanno avuto orgoglio all’ultimo e sono riusciti ad evitare una totale disfatta.

FC Tokyo 7: la squadra della capitale è rimasta in corsa per la AFC Champions League fino a tre giornate dal termine, ma dopo non ha più retto. Ad Hasegawa va comunque dato il merito di aver portato la squadra al sesto posto, dopo il deludente tredicesimo posto dello scorso campionato.

Urawa Red Diamonds 7: la squadra della prefettura di Saitama ha cullato fino alla fine il desiderio di approdare in AFC Champions League, ma la sconfitta patita contro lo Shonan lo ha spento. Per i ragazzi di Souza de Oliveira c’è ancora la Coppa dell’Imperatore e vincerla significherebbe Champions. La società ha subito capito che Hori non poteva restare ed è riuscita ad aggiustare la stagione grazie al tecnico brasiliano.

Gamba Osaka 6,5: i nerazzurri hanno vinto due volte il derby di Osaka e con Miyamoto in panchina hanno raddrizzato la stagione che stava naufragando con Culpi. Dal penultimo posto, il Gamba ha rischiato di chiudere la stagione al sesto posto, davvero pazzesco. L’anno prossimo, i nerazzurri saranno un cliente scomodo, soprattutto se aggiungeranno innesti importanti ad una rosa già competitiva.

Cerezo Osaka 6: i rosablu avevano iniziato alla grande il campionato, poi qualcosa è andato storto e si sono fatti recuperare una miriade di punti dai cugini e dalle squadre che gli erano dietro in classifica, rischiando di chiudere addirittura sotto al Gamba. Yoon Jung-Hwan stavolta non è riuscito a vincere nemmeno qualche coppa e la stagione è appena sufficiente.

Shimizu S-Pulse 6: stagione appena sufficiente anche della squadra della prefettura di Shizuoka. L’inizio di campionato è stato incoraggiante, poi sono arrivati dei risultati negativi che hanno reso difficile la classifica. Lo Shimizu ha evitato guai con un sorprendente finale di stagione perdendo solo una delle ultime nove partite stagionali.

Vissel Kobe 5: campionato molto al di sotto delle loro possibilità per gli amaranto che alternano fasi positive ad altre tremendamente negative come quella tra Agosto e Settembre dove arrivarono solo sconfitte e goleade. L’apporto di Iniesta si è sentito solo a tratti, adesso è arrivato anche David Villa, forse arriverà anche Fabregas. È chiaro che l’anno prossimo al Misaki Stadium ci si aspetta molto, molto di più.

Vegalta Sendai 5: campionato negativo per la squadra della prefettura di Miyagi ma che, paradossalmente, può finire in AFC Champions League dovesse vincere la finale di Coppa dell’Imperatore contro l’Urawa. Un finale di campionato disastroso poteva portare pesanti conseguenze che, per fortuna, non sono arrivate.

Yokohama F. Marinos 5: Postecoglou, dopo la fiducia della società anche per il prossimo anno, ha affermato che punteranno a fare meglio. Beh, difficile fare peggio, con i Marinos che non si sono trovati ai play-out solo per una migliore differenza teti, ma i punti sono gli stessi della terzultima.

Shonan Bellmare 5: la squadra della prefettura di Kanagawa salva la pelle grazie ad un buon finale di campionato e riesce a portare a casa perfino un trofeo. Meglio rispetto ad altri anni, quando salutava la J1 dopo un solo anno, retrocedendo mestamente.

Sagan Tosu 4,5: con Fernando Torres in squadra si è rischiato davvero tanto di retrocedere, anche se alla fine il bomber spagnolo si è rivelato decisivo con soli tre gol, pochi ma pesanti. Come accaduto al Gamba Osaka, il Sagan Tosu ha migliorato la sua classifica grazie al cambio in panchina con Kim Myung-Hee al posto di Ficcadenti, ma rispetto all’ottavo posto dello scorso anno è stato un grande flop. Incredibile come la squadra si sia salvato pur avendo segnato solamente 29 gol ed essendo il peggior attacco del torneo.

Nagoya Grampus 4: il Grampus non è andato ai play-out solo grazie alla differenza reti, per il resto il campionato è stato un vero disastro, soprattutto nel girone d’andata dove ci furono solamente due vittorie. Un vero miracolo per la squadra di Kazama che resta alla guida del club della Toyota, pur non meritando pienamente. Se le Balene si sono salvate lo devono soprattutto a Jô.

Jubilo Iwata 3: lo Jubilo è ancora a rischio retrocessione e deve battere la Tokyo Verdy se vuole mantenere la categoria. La sua stagione, in ogni caso, resta molto negativa, un passo indietro gigantesco rispetto al sesto posto dello scorso anno. In questo campionato, Nanami ci ha capito poco o nulla, con la squadra che si è presa  tante bastonate, specie nella seconda parte di stagione. Alla fine c’è stata la ciliegina sulla torta: perdere a Kawasaki dopo essere passati in vantaggio al 78′. Non ce ne vogliano i supporters dello Jubilo, la squadra meriterebbe la retrocessione perché devono smontare e rifare tutto.

Kashiwa Reysol 3: dalla AFC Champions League alla retrocessione. Un vero dramma per la squadra della prefettura di Chiba che torna in seconda divisione dopo ben 8 anni dall’ultima volta. La rosa era sicuramente più forte di quelle delle squadre che gli sono finite davanti, ma c’è stato un cortocircuito inspiegabile che ha mandato in tilt l’intera squadra, dall’allenatore fino all’ultimo giocatore. Il sussulto d’orgoglio nelle ultime due partite non è bastato a rimettere in piedi una stagione iniziata male e finita nel peggiore dei modi.

V-Varen Nagasaki 2: il primo anno della sua storia in J-League il Nagasaki non poteva giocarlo peggio. Solo otto vittorie, di cui due solamente con il Nagoya, mentre le altre sono arrivate contro Tokyo, Vegalta Sendai, Sagan Tosu, Shonan e Shimizu. Nessun sussulto, rosa di poca qualità, escludendo Musashi Suzuki, ma solo lui non può bastare. Il Varen torna in J2 e chissà se lo rivedremo in J1 perché quello di due anni fa fu un vero exploit e le stagioni non sono mai tutte uguali.

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